V Italian Business Forum – 13 febbraio 2017, Lubiana

(ANSA) LUBIANA, 13 FEB – L’Italia è un paese all’avanguardia per quanto riguarda il terzo settore, sia a livello normativo che imprenditoriale: nell’ultimo quarto di secolo è cresciuto fino a occupare quasi il 5% della forza lavoro complessiva per un fatturato che si aggira intorno ai 65 miliardi di euro. E’ stato sottolineato nel corso del V Italian Business Forum (IBF) di Lubiana, dedicato a impresa sociale e innovazione.

Nei saluti d’apertura, l’Ambasciatore Paolo Trichilo – tra gli organizzatori dell’incontro – ha sottolineato la dimensione sociale dell’economia, trascurata negli ultimi anni. La crisi economica in realtà ha offerto diversi motivi di ottimismo per il futuro del settore, e l’Italia è un modello da seguire in questo ambito. Il Segretario di Stato della Slovenia, responsabile per l’impresa sociale e il dialogo con la società civile, Tadej Slapnik, ha dichiarato che la legislazione slovena in materia ha preso spunto da quella italiana.

Nell’ambito della Dichiarazione di Lussemburgo, che a fine 2015 ha posto le basi per dare più spazio in Europa alla inclusione sociale, l’Italia, la Slovenia e gli altri quattro paesi firmatari si fanno carico di creare le condizioni per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale come fattore di crescita in Europa, affinché questa inizi a svilupparsi anche senza fondi pubblici o supporto esterno (segue qui).

Per maggiori informazioni: www.ibf.si

V Italian Business Forum, Lubiana
V Italian Business Forum, Lubiana
V Italian Business Forum, Lubiana
V Italian Business Forum, Lubiana
More news